Finchè mi drogavo la mia mente mi trattava come un cavallo ormai spacciato per la gara e che può solo ambire a essere soppresso. Mi dicevo di attendere il momento di astinenza completa per iniziare a migliorare la qualità della mia vita sotto tutti gli aspetti, farlo prima sarebbe stata una perdita di tempo. La mia esistenza assomigliava al rimanere immobile dentro una sala d’attesa, ma la realtà è che ero stata sempre alla ricerca della cosa che stimo e apprezzo di più in questo mondo: LA LIBERTA’.
Libertà che ho trovato in abbondanza nella zona grigia, in quel ponte di passaggio dal nero al bianco, nella moderazione che, ovvio, stimolandomi meno creava in me solo disinteresse. Ma una volta gustata ho scoperto la possibilità di poter fare tutto restando pulita. Fra la dipendenza e la ricerca dell’astinenza, ho vissuto un percorso così interessante da farmi perdere traccia della destinazione finale: si arriva quando si arriva! Da quando mi sono accettata per quello che sono, la vita è diventata molto più serena, senza troppe aspettative, ma soprattutto senza giudizio.
Sento ancora quella voce che vuole tutto ma l’ascolto senza identificarmi e lo scopo è quello di imparare sempre di più come fare a ri-alzarmi, perché sul come cadere sono già stata esperta.
E’ stato un lungo viaggio, anni che vivo ormai lontana e ho dovuto fare questo cammino per capire quanto vorrei tornare a casa.
Se avessi avuto questi strumenti all’epoca, forse non sarei stata mai dipendente, ma non avrei potuto fare questo viaggio dentro e fuori di me.
Ho scritto questo libro per raccontare la mia storia. Se leggendolo ti ritroverai in quello che ho vissuto, contattami per iniziare insieme il percorso che cambierà la tua vita!
Una donna nata in Libano in piena guerra, studia con costanza volontà e determinazione per diventare la migliore nella materia che ha scelto: essere una Farmacologa. Poi si sposa trasferendosi a Firenze e ha tre figli amatissimi senza smettere di perfezionarsi e fare esperienze lavorative. La sua battaglia più dura è quella contro la dipendenza da cibo, contro il perfezionismo che la divorava come una fame che non si saziava mai. Attraversando il dolore in tutte le sue fasi, Sana ha iniziato un percorso per accettarlo, combattendo la sua parte più feroce, quella che ti sottomette anima e corpo, per arrivare alla cosa che stima e apprezza di più in questo mondo: LA LIBERTA'.
Domande che mi hanno posto di frequente durante i miei workshops/eventi in diverse città nel mondo:
- Come posso valutare se ho sviluppato una dipendenza?
- Come si possono aiutare le persone care (i genitori, il partner…) che lottano al fianco di chi amano per superare insieme la dipendenza che gli ha sconvolto la vita?
- Quali sono le differenze e somiglianze fra dipendenza da sostanze (droga, farmaci, alcol, nicotina, ecc.) e quella da stile di vita (affettiva, cibo, videogames, gioco d’azzardo, pornografia/sesso, ecc.)?
- In che modo il comportamento nei confronti del cibo potrebbe essere una dipendenza?
- Esiste una dipendenza affettiva? In cosa consiste?
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